
IL CALO DELLE NASCITE, LE DONNE ITALIANE E LA PARTICELLA DI SODIO
Va bene, dopo averlo letto, ascoltato nei telegiornali, intercettato in qualche trasmissione televisiva non sempre all’altezza dell’argomento, l’abbiamo capito: In Italia (dati ISTAT) le nascite sono in calo vertiginoso come mai dall’unità d’Italia, 458.151 per la precisione, di cui 68.000 stranieri, - 15 mila rispetto al 2016.
Quindi?
Si, perché ciò che mi ha colpito è che tutti si sono limitati a sciorinare dati e a commentarli senza arrivare al punto: cosa fare per mettere le donne italiane nelle condizioni di poter avere (più) figli.
Non solo in teoria.
Per motivi familiari e professionali, sono spesso, e lo sarò sempre di più, in Francia.
Ed è così piacevole vedere queste famiglie giovani e numerose, mamma e papà spesso evidentemente sotto i trent’anni con due – tre pargoli, riuscire a godersi delle vacanze insieme, in serena tranquillità.
E accade spesso di vedere famiglie così. Non è cosa rara.
in Francia c’é una forte politica di assistenza alla famiglia e lo Stato investe in questo il 3,5% del Pil.
Dunque, non è un caso che la Francia sia il Paese europeo con il più alto tasso di natalità.
Tornando a noi donne italiane, sembra chiaro che questa allarmante denatalità non sia da ricondursi ad una disaffezione alla maternità.
Anche perché, permettetemi la battuta, verrebbe meno lo stereotipo della donna-mamma italiana che tanto è conosciuta, cara e confortante all’estero. E noi non vorremmo mai creare simili confusioni su come gli altri pensino a noi.
Sociologi e psicologi ci hanno spiegato che c’è una precarietà sentimentale e una nuova identità femminile. Ed è vero come vere sono molte altre cose.
Che non ci piangiamo addosso per il piacere di farlo. E siamo abituate a trovare soluzioni. Ma questo sembra appartenere da sempre alla nostra genia, uomini e donne, indistintamente.
Noi donne italiane abbiamo mediamente una buona cultura, i nostri fidanzati o mariti con cui abbiamo figli sono mediamente dei buoni padri… non è detto che siano interscambiabili con noi nell’accudimento dei bambini ma sono padri affidabili, rassicuranti e molto presenti nell’educazione dei figli.
Abbiamo progetti professionali che cerchiamo in ogni modo di realizzare.
E quando ci rispondono di NO, sorridiamo.
Siamo ancora più determinate a raggiungere i nostri obiettivi e non ammettiamo il fallimento.
Lavoriamo e amiamo farlo ed è per mantenere la nostra autonomia e contribuire al bilancio familiare che facciamo figli più tardi o rientriamo prestissimo dal periodo di maternità.
Amiamo i nostri figli, a cui cerchiamo di trasmettere valori attraverso un dialogo costante ma non sfinente.
Sappiamo riconoscere le loro emozioni perché sappiamo riconoscere ed esprimere le nostre. Diamo loro regole, non troppe ma inamovibili, convinte che una buona educazione importi, eccome.
Siamo conviviali ma anche riservate e quindi apriamo le nostre case, condividiamo il cibo con persone care.
Abbiamo quella tranquillità per poterci mostrare come siamo, parlare di noi in modo autentico, ma ci è ben chiaro chi abbiamo davanti.
Abbiamo ovviamente molti difetti. Ma ce lo può far notare, con garbo - perchè lo stile conta - chi divide la vita con noi, marito, amici, fratelli, colleghi.
Però, quando i nostri figli sono piccoli incontriamo molte difficoltà la cui soluzione non dipende da noi.
I posti negli asili sono pochi e costosi e spesso hanno orari così poco flessibili da non andare incontro alle madri che lavorano, magari turnando. La situazione si complica quando non abbiamo vicini i nostri genitori che possano aiutarci o quando sono troppo anziani per poterlo fare.
Infine, quando abbiamo più di un bambino, non sempre e non tutte fra noi, possono permettersi di iscriverli in un asilo (ammesso che si riesca a trovare un posto).
Questa è la situazione ovviamente ipersemplificata ma credo aiuti a rendere il contesto.
E allora, al di là di molte parole sentite ciclicamente nelle varie campagne elettorali, mi sento esattamente come una particella di sodio.
Sì, proprio quella di un vecchio spot di acqua minerale a basso contenuto di sodio.
E allora questa dolce e cocciuta particella si aggira in quello che le sembrava uno spazio enorme, un bicchiere d’acqua, chiamando: C’è nessunooo?
Ci aspettiamo risposte e soluzioni.
Marie